10.3.10

PD FAENZA - ELEZIONI COMUNALI 28, 29 MARZO 2010


Miranda Succi
segretaria del Circolo PD Pieve Cesato
Candidata al Consiglio Comunale di Faenza



"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.

Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente a causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.

Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."

P.S. : qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini...

Elsa Morante


2.3.10

BUON 8 MARZO


Buon 8 Marzo
buona festa della donna a tutte e a tutti

per tutt* noi che abbiamo voglia di dialogo, di confronto libero e aperto, che crediamo che la politica e l’informazione non siano appannaggio della televisione ma si possano, anzi, si devono fare nella società vera, cogliendo anche semplicemente l’occasione di prendere un caffè insieme...

anche

DOMENICA 6 marzo

dalle 10 alle 12

ed ogni 1^ domenica del mese

l’appuntamento fisso è

a COLAZIONE con il PD

presso il nostro Circolo in via Castellina 8 a Pieve Cesato

ti aspettiamo!!!


Miranda Succi
(segretaria Circolo PD Pieve Cesato)


Donne e lavoro: penultime in Europa

In questo 8 marzo la vicenda OMSA è occasione di riflessione. Esattamente 10 anni fa a Lisbona i paesi europei decisero un piano sull'occupazione femminile intesa non solo come una questione di genere ma come volano per l'economia nazionale. Si partiva da poche ma precise considerazioni: se la donna lavora entra più ricchezza in famiglia, a patto che ci sia un sistema di servizi sociali adeguato (se aumenta il reddito nascono più bambini). Fu deciso, era appunto il Duemila, che l'obiettivo era raggiungere, dieci anni dopo, nel 2010, quota 60 per cento: cioè il sessanta per cento delle donne dovevano per quella data risultare impiegate, con un lavoro autonomo o dipendente. Ad oggi, la media europea si aggira sul 57 per cento e quella italiana sul 46 per cento. Penultime, appunto, in Europa.

C'è poi "il tetto di cristallo", quella sottile, trasparente ma robustissima pellicola che divide le donne dai posti che contano, li possono sfiorare ma mai afferrare: lo chiamavano così dieci, quindici, venti anni fa; è sempre lì, cristallo puro, infrangibile, beffardo ed anche quando arrivano, ce la fanno e sfondano quel benedetto "tetto di cristallo", alle donne è comunque destinato uno stipendio inferiore di un quarto di quello del collega maschio. In conclusione il mercato del lavoro, sia nel pubblico che nel privato, non offre alle donne un ambiente che garantisce criteri meritocratici né un'adeguata motivazione. Sicuramente non offre pari opportunità".

Siamo però le più sgobbone d’Europa. Buffa storia, questa: l'Italia ha il tasso di occupazione femminile più basso d'Europa ma quelle che lavorano lo fanno più di tutte le altre. Ogni giorno, compresa la domenica, una donna italiana lavora, tra casa e ufficio, 7 ore e 26 minuti, un tempo superiore, appunto, a molti paesi europei (un'ora e 10 minuti in più, ad esempio, rispetto ad una donna tedesca). Facile da spiegare: il 77, 7 per cento del lavoro domestico - spesa, lavare, stirare, rigovernare, accompagnare etc. etc - è sulle spalle delle donne. Dati alla mano, è innegabile il permanere di una cultura di discriminazione non riconosciuto.

C’è da capire anche perché i media danno una rappresentazione della donna parziale, sbagliata, non reale. Secondo uno studio del Censis (anno 2008) in tivù trionfa il seguente modello di donna: moda o spettacolo (31,5%), vittima di violenza (14,2%), criminalità o devianze (8,2). A parte la politica (4,8%) e l'arte (0,9%) le altre voci riguardano disagi e sciagure, la cronaca nera prima di tutto. La donna del varietà, la bad girl o la donna del dolore. Potrebbe consolare il fatto che in tivù vanno molte esperte donne. Peccato che siano astrologhe (20,7%), esperte di artigianato locale (13,8%), di letteratura (10,3%), giornalismo (6,9%) e politica (4%). E tutte le altre, quelle che lavorano, appunto?
e la chiamano parità....


Buon 8 marzo a tutte le DONNE dal circolo A.R.C.I.